Orari S. Messe

Orari delle Ss. Messe

Bollettino Il Ponte
 Bollettino "Il Ponte"

L'archivio liberamente sfogliabile e scaricabile del bollettino parrocchiale "Il Ponte".


 Benedizioni alle Famiglie

Benedizioni alle Famiglie le date e le vie interessate dalle Benedizioni.

 

1979 - III Decennale

Se condividiamo il pane celeste, come non condivideremo il pane terrestre?

Editoriale di don Giuseppe Nozzi dal bollettino "IL PONTE" maggio 1979

"tre date 1959 - 1969 - 1979.Tre date. Tre "momenti" importanti per la fede dei cristiani di Corticella. Sono le date della prima, seconda e, a Dio piacendo, della terza "DECENNALE EUCARISTICA" o "ADDOBBI". Nella comunità cristiana bolognese la decennale eucaristica ha rappresentato un motivo spirituale e morale della vita. Ciò è comprensibilissimo perchè l'Eucarestia, più si approfondisce, più ti porta a viverla; più la vivi, più hai forza e luce per compiere il bene. Il Concilio Vaticano secondo ha detto della Liturgia che è: "CULMINE vero verso cui tende l'azione della Chiesa e, insieme, è la fonte da cui promana tutta la sua virtù...". Se la Liturgia è culmine e fonte, l'Eucarestia è il cuore della Liturgia; possiamo dire allora che l'Eucarestia è il cuore della Chiesa. L'Eucarestia ben partecipata e soprattutto ben vissuta, ci porterà sempre più alla comprensione dell'amore di Dio. Il "Motto" che abbiamo scelto per la terza Decennale dice: "Se condividiamo il pane celeste, come non condivideremo il pane terreno?". Chi condivide, ama. Chi condivide, ha capito che non è solo al mondo, che non è lui il centro di tutto. Chi condivide, ha capito che i beni materiali, spirituali, morali, non sono solo suoi, ma di tutti, perchè tutti siamo ugualmente figli. Se condividiamo, faremo esperienza che i beni condivisi non impoveriscono e non diminuiscono, anzi... ne avremo un arricchimento. Dio ha condiviso con noi l'amore per suo figlio Gesù; S. Giovanni evangelista ci dice che da quel momento noi abbiamo ricevuto grazia su grazia. In questo modo Dio non ha perduto l'amore del Figlio, anzi lo ha ritrovato in maniera piena. Gesù infatti ci dice: "Bisogna che il mondo sappia che io amo il Padre... (Gio. 14,31)". - "Io faccio sempre ciò che a Lui piace..." (Gio. 8,29) - "Io e il Padre siamo una cosa sola..." (Gio. 10,30). - "Io dimoro nell'amore di mio Padre..." (Gio. 15,10).
Non possiamo condividere con amore il pane terreno, se non condividiamo con amore il Pane Celeste, l'Eucarestia. E' proprio la condivisione vera del Pane celeste che dà la luce e forza per condividere quello terreno. "Io sono la via, verità, la vita; nessuno viene al Padre se non per mezzo mio" (Gio. 14,6). Venire al Padre, significa anche conoscere la verità e seguirla; venire al Padre, significa avere il gusto del bene, compiere le opere che Gesù fa. Questa è condivisione vera che si impara solo alla Mensa del PAdre (l'Eucarestia), alla mensa dell'Amore. S.Paolo dice: "Se anche dessi..." (1 Cor. 13,3-7).
Carissimi, Decennale Eucaristica e Addobbo vuol dire tutto questo. Tutto questo siamo invitati a "studiare" con più intensità in questo anno 1978-1979. Anche le "manifestazioni" esteriori e solenni dovranno essere il segno di quanto abbiamo imparato.


Il vostro parroco don Giuseppe Nozzi 

 

Anche in questa terza Decennale viene portata avanti la scelta di fondo che era stata alla base della precedente decennale, che ebbe come motto " se condividiamo il pane celeste, come non condivideremo il pane terrestre?" e come "segno concreto" l'aiuto alle Case della Carità del Madagascar (presso cui all'epoca prestava servizio anche la "carissima suor Gemma") e alla Parrocchia di Usokami in Tanzania.

Non vennero trascurati, tuttavia, alcuni interventi essenziali sull'edificio e i servizi della chiesa (rifacimento del coperto, tinteggiatura della facciata, impianto luce-audio e impianto di riscaldamento).

Dal bollettino "IL PONTE" maggio 1979

IL VIL DENARO...Fra gli aspetti non importantissimi, tuttavia non trascurabili di un "ADDOBBO" rientrano certamente i restauri da farsi all'edificio Chiesa. Anch'essa, come tutte le nostre case, si deteriora col tempo e può non essere più adatta ai nuovi concetti di liturgia e culto. Gli ultimi lavori di restauro alla nostra chiesa, risalgono al 1942. Per trent'anni almeno nulla era più stato fatto. Tenendo presente quanto detto, e notando come ormai la "CASA di DIO" (Chiesa) in mezzo alla "Case degli uomini" fosse diventata la "Cenerentola", negli anni scorsi si sono iniziati alcuni lavori indispensabili:

  • Rifacimento del coperto (ormai si andava in Chiesa alla Messa con l'ombrello): spesa totale L. 15.000.000
  • Tinteggiatura facciata in occasione della visita della Madonna di San Luca: L. 1.600.000
  • Impianto luce (inadatto e giunto al limite massimo di usura): L. 3.500.000
  • Impianto audio (non si contavano più le lamentele perchè "non ci si sente un accidente): L. 1.000.000 e rotti
  • Impianto di riscaldamento (chi frequenta la chiesa sa come si sta d'inverno): L. 8.000.000 circa.

Tutto questo abbiamo potuto farlo e soprattutto cercato di fare senza frugare troppo nelle tasche dei parrocchiani.
Al novanta per cento della spesa si è fatto fronte con la raccolta e la vendita di carta, stracci, ferro, vetro e quant'altro di inservibile, rintanato nelle cantine, granai e sottoscala di Corticella. Una mano non indifferente viene dalla mostra vendita.....
Ci piacerebbe ora ristrutturare il Presbiterio e la sede dell'altare; per renderlo più idoneo alle nuove norme liturgiche.
I ragazzi e i giovani continueranno a fare i "Solfanai"; molti di noi grandi continuano a stare alla finestra....Fino a quando?Il livello di guardia della cassa è sotto o giù di lì... Abbiamo proprio messo in un cantone il precetto "sovvenire alle necessità della Chiesa, secondo le usanze"? Non per questo la Chiesa cessa di essere nostra. Di tutti, almeno di coloro che la usano. Ce lo vogliamo fare un "regalino" per la "Decennale"? Attendiamo solo adesioni.

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